Ricorso Multa, solitamente si pensa a queste due parole quando è stata elevata una multa a proprio carico.
A chi non è mai capitato di ricevere una busta verde con su scritto “Atti amministrativi” ? Sono milioni le multe derivanti da violazioni del Codice della Strada elevate ogni anno dai Comuni, dalle forze dell’ordine in generale e dalle Polizie provinciali. Purtroppo, quando accade di ricevere una notifica di infrazione al CDS e si pensa immediatamente a come fare ricorso per una multa in tempi utili.
Ricorso multa al prefetto
Proporre un ricorso al prefetto significa seguire la strada più semplice e veloce per difendersi, ma di certo più rischiosa in caso di ingiunzione.
Infatti, nel caso in cui il Prefetto non dovesse accettare il ricorso proposto dal trasgressore, quindi dovesse procedere ad emettere un’ordinanza di ingiunzione, il destinatario della multa si troverebbe a pagare una somma non inferiore al doppio del minimo edittale.
Il ricorso multa può essere indirizzato al Prefetto entro e non oltre il sessantesimo giorno dalla notifica del verbale di accertamento o di contestazione.
Spieghiamo meglio da quando iniziano a decorrere i 60 giorni. Sono due i casi di notifica di una infrazione al Codice della Strada, notifica da espletare tramite:
- verbale di accertamento: in questo caso la notifica viene inviata al destinatario perché questi non era presente al momento dell’accertamento (es. multe autovelox). I 60 giorni in questo caso iniziano a decorrere dal momento in cui firmiamo la ricevuta di ritorno al postino, oppure dal momento in cui ci rechiamo presso l’ufficio postale per ritirarla.
- verbale di contestazione: quando si viene fermati durante la guida e ci viene contestata un’infrazione al CDS i 60 giorni decorrono dall’accettazione con sottoscrizione del verbale di contestazione.
Ricorso multa al Giudice di Pace
Il ricorso al Giudice di pace si può ottenere in due casi: quando fare ricorso al Prefetto per una multa non è servito a nulla oppure quando si vuole tentare la strada più importante con l’ausilio di un legale. C’è da dire inoltre che in caso di ricorso contro multa si possono presentare due situazioni differenti che andremo ad analizzare:
- ricorso avverso sanzione amministrativa: in questo caso il ricorso può essere presentato tramite il verbale di accertamento della violazione amministrativa o mediante la stessa cartella esattoriale recapitata in caso di mancato pagamento della sanzione amministrativa.
- ricorso avverso: si parlerà di ricorso avverso, nello specifico nei confronti dell’ordinanza del Prefetto, nel momento in cui quest’ultimo rigetta il ricorso contro una multa.
Notifica e termine di notifica per una ricorso multa
In base a quanto disposto dalla legge n°125 del 2010 i termini di notifica di una multa sono passati da 150 a “soli” 90. Il termine di notifica del verbale decade una volta trascorsi i 90 giorni, calcolabili a decorrere dal giorno stesso della contravvenzione, dal momento in cui si risale alla identità del conducente o nel momento in cui la violazione viene accertata.
Nei casi in cui per risalire al proprietario del veicolo multato si possiede soltanto il numero di targa, la notifica verrà disposta nei confronti dell’intestatario del veicolo. In questo caso il termine di notifica viene fissato in 100 giorni e il primo giorno decorre dal giorno stesso dell’identificazione dell’intestatario.
Ma esistono anche specifiche situazioni che potrebbero rendere nulla la notifica. Questa per essere valida deve contenere la firma del pubblico ufficiale che ha redatto la multa, orario e luogo esatti e una dettagliata descrizione della norma violata.
Pagamento multe, cosa c’è da sapere
Nel momento in cui riceviamo una qualsiasi multa bisogna fare molta attenzione ai termini fissati per il pagamento. In questo modo eviteremo sanzioni ulteriori o fastidiose maggiorazioni della quota applicata. È molto interessante però comprendere l’esistenza di uno sconto del 30% nel caso in cui il pagamento della multa avviene entro cinque giorni lavorativi, scontistica entrata in vigore col cosiddetto “Decreto del fare” entrato in vigore il 21 agosto del 2013. Lo sconto è applicabile solo nel caso in cui la violazione non comporti la confisca del veicolo, la sospensione della patente o che sia di natura penale.
I cinque giorni vanno calcolati dal momento della contestazione o della notifica della multa a domicilio. Le modalità per il pagamento delle multe entro cinque giorni sono riportate o sulla contestazione o sull’atto stesso di notifica.
Contestazione della multa
La contestazione della multa è un atto dovuto se ci si accorge di aver ricevuto un verbale in modo del tutto ingiusto o palesemente irregolare.
I motivi per contestare un verbale possono essere due, nel caso di infrazione inesistente (si pensi ad esempio ad una multa derivante da un qualsiasi divieto dove però il divieto non è indicato da nessun segnale stradale) o per motivi strettamente legati alla forma. In questo caso ci si riferisce a possibili errori presenti sul verbale, si pensi a situazioni in cui i dati anagrafici non coincidono o comunque a quei casi dove sono presenti errori palesi e non per ultimo ai tempi di consegna previsti dal CdS ma non rispettati.
È doveroso contestare una multa nel caso in cui manchino luogo e giorno in cui è avvenuta l’infrazione o peggio ancora la norma oggetto di contestazione.
Ricorso multa: come fare
Le vie percorribili sono due; rivolgersi al Prefetto del luogo o al Giudice di pace. Il ricorso multa va presentato in carta libera entro 60 giorni dalla data della notifica o della contestazione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Per presentare un ricorso ad un Giudice di pace bisognerà pagare un costo fisso di 38 euro con l’obbligo di essere presenti alle udienze. Se da un lato il ricorso ad un Giudice di pace aumenta le possibilità di diminuire il totale da pagare si potrebbe incappare in una situazione abbastanza dispendiosa nel caso in cui la città dove abbiamo ricevuto la contestazione sia lontana da quella di residenza.
Di contro invece rivolgendosi al Prefetto, nel caso in cui questo respingesse la contestazione, la multa subirebbe un aumento più o meno doppio rispetto al valore iniziale del verbale. Attenzione quindi, se non siamo certi di aver ragione non vale la pena intraprendere né l’una né l’altra strada. Specialmente se parliamo di una multa di pochi euro.