Multa semaforo rosso: a chi non è mai capitato di passare con il rosso da un incrocio oppure di sapere che qualcuno non abbia effettuato almeno una volta nella sua carriera di automobilista un passaggio con semaforo rosso ?
Possono essere veramente tanti i motivi per cui alcuni automobilisti attraversano un incrocio semaforizzato non rispettando appunto il semaforo rosso acceso, talvolta prudentemente, approssimandosi nelle vicinanza dell’incrocio con attenzione, a volte senza accorgersi, perché magari impegnati al telefono o distratti alla guida da una conversazione in auto o ancora perché in sovrappensiero.
In tutti i casi, attraversare un incrocio senza arrestarsi, quando vi è l’obbligo, è palesemente un errore grave che va oltre le regole della viabilità, un atto di incoscienza oserei dire. Se ci si ferma un attimo a pensare, ci si accorge che la mancanza della precedenza in uno stop può essere fatale per il conducente e per i passeggeri a bordo.
Per questo tipo di infrazione il Codice della Strada prevede una sanzione pecuniaria abbastanza elevata, commisurata alla gravità della violazione stessa e regolata dall’art 146 cds.
Più precisamente l’importo multa semaforo rosso va da € 162 a € 646 oltre la sottrazione di 6 punti dalla patente di guida.
Semafori con telecamera
Già nei primi anni ottanta comparvero su alcune strade italiane i primi strumenti per il controllo del passaggio col rosso comunemente chiamati photored. Come abbiamo già detto più volte, questo nome è usato impropriamente e fa riferimento ad uno dei primi strumenti commercializzati da un’azienda italiana che ne detiene i diritti sul nome e sul marchio.
Ma a cosa servono questi dispositivi elettronici di controllo?
I cosiddetti photored vengono utilizzati per sanzionare gli automobilisti che oltrepassano la linea di arresto senza fermarsi. Questi strumenti sono in grado di rilevare e documentare in modalità automatica l’infrazione commessa attraverso delle immagini (minimo 2 per legge) o con una sequenza video. Ogni documentatore automatico delle infrazioni per il passaggio con il rosso, per legge, deve essere sottoposto a omologazione da parte del Ministero dei Trasporti e superare annualmente una rigida verifica funzionale da parte di istituti metrologici e dal costruttore stesso.
Vita dura quindi a chi può venire in mente di passare col rosso!
Multa semaforo rosso dopo quanto arriva
Una volta registrata l’infrazione nella sua unità centrale, il semaforo con telecamera, ovvero il sistema di documentazione del semaforo rosso piazzato in corrispondenza di un incrocio controllato, permette all’organo accertatore, titolare del procedimento sanzionatorio, di accedere alle informazioni fotografiche e temporali necessarie per determinare l’infrazione e contestualmente elevare la famigerata multa per semaforo rosso.
Ma quando arriva la multa per semaforo rosso a casa del destinatario ?
I termini per recapitare la multa con semaforo rosso presso l’indirizzo del trasgressore o meglio dell’obbligato in solido, come ogni altra sanzione al codice della strada, i termini sono per legge 90 giorni. Fatta eccezione per i residenti all’estero i quali possono ricevere una multa entro 365 giorni. Infatti, l’ente accertatore ha tre mesi di tempo, nel primo caso, per risalire ai dati anagrafici del destinatario della multa, predisporre l’atto amministrativo costituito dal plico notifica (la famosa busta verde A.G.) e provvedere all’invio dello stesso.
Multa semaforo rosso: come fare ricorso
Per far conoscere le proprie difensive riferite ad una multa per passaggio con semaforo rosso (art. 146 comma 3 del cds) esistono due modalità riconosciute per legge. Per questo motivo, se ti stai già chiedendo come fare ricorso per una multa all’art 146 cds, non posso fare altro che indicarti qui di seguito le uniche due possibilità:
- ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla data di avvenuta notifica;
- ricorso al Prefetto entro 60 giorni dalla data di avvenuta notifica.
In ogni caso, prima di formare un ricorso multa semaforo rosso è bene sempre avvalersi di un consulente legale specializzato in ricorsi per contravvenzioni al Codice della Strada, il quale provvederà in modo professionale alla redazione delle difensive necessarie.
Tuttavia, ricordiamoci sempre che in risposta, anche l’ente accertatore (Polizia Locale, Polizia Provinciale, ecc) tenterà di far valere le proprie ragioni in merito producendo le cosiddette sue controdeduzioni al ricorso.
Come contestare una multa semaforo rosso
Va detto subito che contestare una multa semaforo rosso non è proprio cosa facile. Tuttavia, in questo articolo cercherò di fornirti alcuni preziosi suggerimenti per verificare la multa una volta ricevuta presso il proprio domicilio.
Consideriamo intanto la complessità del tipo di infrazione, in quanto entra in gioco un sistema di controllo elettronico che opera senza la presenza fisica di alcun agente di polizia. In più, possono essere presenti altri elementi e variabili che possono influenzare l’inattaccabilità dell’infrazione, come eventuali altri veicoli presenti nello scenario di ripresa e la velocità dei mezzi coinvolti nella violazione.
Prima di tutto, appena si riceve un verbale per il passaggio con semaforo rosso bisogna subito recarsi presso il comando titolare del procedimento e richiedere la visione del fotogramma o del video che attesta l’avvenuta infrazione ai sensi dell’art 146 codice della strada. Ricordiamoci una cosa importante, se l’ente che ha accertato il verbale semaforo rosso si trova abbastanza lontano dal nostro domicilio da non giustificare il viaggio di andata e ritorno per poter visionare la foto dell’illecito, è possibile, sempre più spesso, visionare la risultanza fotografica anche attraverso la rete internet in modalità protetta. Insomma, appena si dispone della fotografia che immortala il passaggio col rosso bisogna verificare subito 3 elementi:
- se il passaggio con il semaforo rosso è avvenuto in un contesto di accodamento di più veicoli per congestionamento del traffico, questa situazione determina un’elevatissima possibilità di vedere annullata la sanzione passaggio semaforo rosso in quanto l’intasamento di un incrocio a causa del traffico bloccato evidenzierebbe la situazione di veicolo fermo nel centro dell’incrocio. Per capire meglio, in questa situazione il semaforo esegue più cicli di verde/rosso durante il fermo del veicolo nel centro dell’incrocio.
- se nell’immagine che riprende il veicolo sanzionato da dietro compaiono anche uno o più veicoli frontalmente i cui occupanti siano riconoscibili in volto, anche in questo caso, la possibilità di annullamento per violazione della privacy di terzi è piuttosto che concreta.
- nel caso in cui nell’immagine o video a disposizione si dovesse notare una o più lanterne rosse del semaforo non funzionanti (alcuni semafori hanno la doppia lanterna, quella alta e quella più bassa) si può avere la possibilità di appello insufficiente visibilità del semaforo rosso e quindi di possibilità di arrestare il veicolo.
Per ognuno dei tre casi su esposti, comunque, è sempre necessario formulare un regolare ricorso da inviare ad una o più autorità preposte, ovvero il Giudice di Pace e il Prefetto.