Bollo autoveicoli: ecco chi può non pagarlo

Il bollo autoveicoli o anche bollo auto è un tributo regionale previsto in Italia per il mero possesso di un veicolo a motore, anche quando questo non viene usato. Quella che una volta veniva chiamata tassa di circolazione, altro non è che un tributo che ogni regione d’Italia applica ai possessori di veicoli residenti nella sua circoscrizione, con tariffe diverse, sin dal momento dell’immatricolazione di un veicolo al P.R.A. (Pubblico Registro Automobilistico). Il P.R.A. infatti è l’ente che certifica il possesso di un automezzo a chiunque dovesse effettuare dei controlli veicoli ai fini del calcolo del bollo dell’automezzo.
Disciplinato inizialmente dal D.P.R. n. 39 del 5 febbraio 1953, la tassa automobilistica ha visto numerose modificazioni di legge nel corso del tempo e del susseguirsi dei vari governi. L’ultima novità risale proprio a maggio 2017, quando il Presidente della Regione Lombardia, in occasione della proposta di un referendum per l’autonomia della Regione, contestualmente promette, in caso di vincita del “SI”, l’abolizione del bollo degli autoveicoli.
Molti governi, nel corso del tempo, per ultimo il governo Renzi, hanno portato in discussione l’abolizione del bollo automezzi. Si pensi che l’entrata che il bollo auto porta nelle casse delle Regioni è pari a circa 6 miliardi di euro l’anno, pertanto una rinuncia da parte degli enti locali è ovviamente imposssibile.
Per rendere l’esazione del pagamento del bollo autoveicolo più sicura, limitando al massimo l’evasione, si è pensato sin dall’inizio di demandare la gestione degli incassi alle regioni, in quanto enti con competenze territoriali più ristrette.
Una volta, la verifica scadenza bollo auto veniva effettuata sistematicamente dalle forze dell’ordine durante un normale controllo, in concomitanza con il controllo assicurazione auto.

 

bollo autoveicoli

Bollo autoveicoli: quando si interrompe il pagamento

Il pagamento del bollo dell’autoveicolo non è più previsto quando:

  • si è verificata la perdita di possesso per furto;
  • si è proceduto alla demolizione con contestuale riconsegna della targa automezzo al P.R.A.
    E’ importante sapere che il deposito del veicolo in proprietà privata, dopo la radiazione, anche se con consegna delle targhe non è più consentito;
  • si è proceduto alla radiazione per trasferimento in altro stato estero.

Come pagare il bollo

Il bollo dell’autoveicolo va pagato per l’importo previsto entro la fine del mese successivo a quello di scadenza.
Giusto per fare un esempio, se la scadenza è prevista per aprile 2017, l’ultimo giorno per effettuare il pagamento della tassa possesso auto è il 31 maggio 2017.
Oggi, per pagare il bollo auto esistono veramente tante modalità tra cui anche quella del pagamento del bollo auto online:

  • recandosi presso qualsiasi agenzia ACI;
  • recandosi presso le agenzie di pratiche auto convenzionate;
  • recandosi presso gli uffici postali;
  • recandosi presso i tabaccai e gli sportelli convenzionati Lottomatica;
  • attraverso il sistema on line di ACI;
  • attraverso qualsiasi sito di Internet Banking;
  • presso qualsiasi sportello Bancomat.

Come calcolare il bollo auto

Il calcolo bollo auto si basa sulla potenza del veicolo espressa in “KW” e la “classe ambientale” di appartenenza espressa in “EuroX“, dove “X” sta per la generazione ambientale del veicolo. Tali informazioni vanno ricercate direttamente sulla carta di circolazione del veicolo.
La formula per l’ottenimento dell’importo da pagare è la seguente:

costo bollo auto = KW del veicolo x Tariffa regionale (la tariffa regionale varia in base alla classe ambientale)

Bollo autoveicoli: il superbollo per i veicoli oltre i 185 KW

Bisogna ricordare che dal 2011, per effetto del decreto “Salva Italia”, per tali tasse automobilistiche esiste una maggiorazione per i veicoli che superano la potenza di 185 KW. Infatti, il calcolo da effettuarsi per conoscere con precisione l’importo del bollo auto è il seguente:

costo bollo auto (superbollo) = KW del veicolo x Tariffa regionale (la tariffa regionale varia in base alla classe ambientale) + € 20 per ogni KW in più.

Tuttavia, è necessario chiarire che tale “aggiunta” cambia al variare dell’età del veicolo e più precisamente:

  • € 20 per KW fino ai 5 anni;
  • € 12 per KW oltre i 5 anni e fino ai 10 ;
  • € 6 per KW oltre i 10 anni e fino ai 15;
  • € 3 per KW oltre i 15 anni e fino ai 20;
  • € 0 per KW oltre il ventesimo anno;

In ogni caso, per conoscere l’importo esatto da versare per il proprio veicolo si può effettuare un controllo attraverso il servizio visura bollo auto dal sito dell’Agenzia delle Entrate oppure dal sito dell’ACI.
La pagina del servizio on line prevede l’introduzione della targa automezzo e della regione di residenza.

Curiosità sul bollo degli autoveicoli

Il variare nel tempo delle tariffe regionali, delle fascie di appartenenza, in base alla potenza del veicolo, ha portato molte case automobilistiche a “tarare” la potenza dei propri veicoli in fase di progettazione.

Quando c’è l’esenzione

L’esenzione del bollo auto totale è concessa solo in alcuni casi:

  • disabilità del proprietario, limitata ad un solo veicolo.
    Tale esenzione è prevista solo se il veicolo non supera i 2000 c.c. con alimentazione a benzina e 2800 c.c. con alimentazione a gasolio.
  • interesse storico del veicolo.
    Fino al 2015 l’esenzione del bollo veniva concessa ai veicoli che avevano superato il trentesimo anno di età e ai veicoli che avevano superato il ventesimo anno di età ma che erano stati individuati dall’ASI e dall’FMI modelli di particolare interesse storico e collezionistico. Sempre per effetto della Legge di stabilità, nel 2015 è stata eliminata l’esenzione per i veicoli con età dai venti ai trent’anni, i quali rimangono soggetti al pagamento del bollo in misura ordinaria.
    Tuttavia, i proprietari dei veicoli storici (solo quelli con oltre 30 anni di età), per poter circolare, devono pagare una tassa di circolazione forfettaria.
  • auto elettriche fino a 5 anni dalla data di immatricolazione, per effetto della Legge di stabilità del 2015. Dal 6° anno in poi tuttavia, per i veicoli ad alimentazione elettrica, la riduzione applicata è del 75%. In alcune regioni l’esenzione totale rimane anche oltre.

L’esenzione parziale del bollo autoveicoli, nella misura del 75% è invece concessa alle auto con alimentazione a GPL e a metano.
Tuttavia, a discrezione di alcune regioni, anche per questi tipi di alimentazione viene applicata l’esenzione totale.

Il ritardato pagamento

Quando il pagamento del bollo autoveicoli viene effettuato con ritardo:

  • entro il primo anno, viene applicata una sanzione minima con scaglioni di percentuale diversa in base all’avanzare dei mesi fino a 12;
  • oltre il primo anno di ritardo invece viene applicata una sanzione del 30% sull’importo dovuto oltre gli interessi moratori calcolati per ogni semestre maturato.

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